
La
truffa del falso Spid, o del doppio Spid, è un raggiro sempre più diffuso e
segnalato in Italia. I criminali informatici partono da un documento rubato o
acquistato illegalmente per creare un nuovo Spid (Sistema pubblico di identità
digitale) su un provider diverso da quello originale, mantenendo vecchio Spid attivo.
Ciò comporta che i malcapitati non si rendono conto della clonazione e che i
truffatori, attivando una nuova identità digitale, cambiano e-mail, numero di
telefono e Iban, accedendo così ai servizi pubblici come INPS o Agenzia delle
Entrate per dirottare rimborsi fiscali, pensioni, bonus e assegno unico.
Le
vittime, che hanno scoperto la truffa solo successivamente, quando i soldi attesi
non sono arrivati, sono già numerose.
È
bene che gli enti preposti effettuino controlli costanti e specifici.
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