In questi giorni il Governo
ha varato un emendamento alla legge di Bilancio 2025 che accelera le
tempistiche dell´operazione di decommisioning disposta da Agcom con la Delibera
114/24/CONS, con cui è stata prevista la dismissione della rete in rame entro
il 2028.
In caso di approvazione definitiva senza modifiche, il provvedimento avrà conseguenze negative rilevanti per i consumatori, poiché gli operatori dovranno stanziare centinaia di milioni di euro che saranno scaricati sull´utenza finale: è lo stesso testo approvato a disporre infatti l´aumento di prezzo del 10% di tutti i servizi in rame (quindi delle bollette di telefonia fissa) dal 1° gennaio 2025, al fine di costituire un Fondo di finanziamento proprio per i maggiori investimenti richiesti alle aziende. Il provvedimento si inserisce peraltro in un contesto che vede il settore TLC già in forte crisi, a causa soprattutto della presenza degli OTT che non contribuiscono alla manutenzione e all´ampliamento delle reti di trasmissione. Inoltre, considerando l´assenza della connettività a banda larga in numerose aree del Paese, milioni di utenze subiranno considerevoli disagi.
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