
Secondo recenti studi internazionali, è ancora piuttosto diffusa la tendenza dei produttori e dei distributori del settore alimentare a selezionare frutta e verdura da immettere in commercio in base all´aspetto estetico. Interessanti evidenze sono emerse a questo proposito da un´indagine condotta in Cina dalla Northwest A&F University di Yangling, focalizzata in particolare sulla commercializzazione delle mele. Intervistando un campione di 351 produttori, i ricercatori hanno rilevato che il 34,7% delle mele prodotto è sottoposto a una selezione estetica (ad esempio per dimensioni, integrità della buccia, maturazione, forma e colore) e il 17,1% dei frutti viene scartato proprio in base a tale valutazione, dando così luogo ad un volume imponente di spreco alimentare. Il caso delle mele in Cina non è certo un episodio isolato ma è soltanto uno dei numerosi esempi di spreco di cibo dovuto semplicemente ad una prassi di selezione non corretta, tanto che in alcuni Paesi numerose grandi aziende del settore stanno mettendo in atto interventi specificamente volti ad incoraggiare la distribuzione e la vendita di frutti e ortaggi che verrebbero scartati solo per motivazioni estetiche.