
Secondo una ricerca promossa da Marine Stewardship
Council (MSC), circa la metà dei consumatori in Italia sostiene di aver
cambiato dieta per motivi ambientali. Il 38% vorrebbe mangiare
più pesce se avesse la sicurezza di non causare danni agli oceani: il 36% degli
italiani ritiene infatti che entro venti anni sarà impossibile salvare gli
oceani dai danni irreparabili causati dalla mano umana.
I ricercatori hanno chiesto a un campione di circa 27.000
persone provenienti da 23 Paesi se la propria dieta fosse cambiata
rispetto a due anni fa: il 43% afferma di averlo fatto per motivi
ambientali; altre ragioni rilevanti sono la salute e il prezzo. In Italia,
questa percentuale sale al 48%.
Il cambiamento climatico preoccupa fortemente le persone, così
come la salute dei mari. L´Italia si conferma un paese orientato alla
sostenibilità. L´82% dei consumatori desidera maggiori informazioni sulla
sostenibilità dei prodotti ittici, e l´87% vorrebbe che il pesce acquistato
fosse tracciabile a una fronte sostenibile.
Inoltre, quasi il 40% degli intervistati afferma che una
maggiore disponibilità di opzioni sostenibili rappresenterebbe un incentivo
all´acquisto e al consumo di pesce.
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