
Nella giornata del 26 giugno la
compagnia aerea Lufthansa ha comunicato un incremento delle
tariffe dei voli nei 27 Paesi UE e in Gran Bretagna, Norvegia e Svizzera. A
seconda della tratta, l´aumento potrà variare da 1 a 72 euro e sarà operativo a
partire dal 1 gennaio 2025. L´azienda ha motivato la maggiorazione
riconducendola alla cosiddetta "quota Saf" (Sustainable aviation fuels), cioè
all´obbligo per le compagnie operative negli scali UE di alimentare gli
aeromobili con almeno il 2% di carburanti prodotti a partire da scarti
vegetali, industriali e domestici entro la fine del prossimo anno. La quota
obbligatoria aumenterà poi al 6% entro il 2030 e al 20% nel 2035, fino ad
arrivare al 70% entro il 2050. Lufthansa sostiene l´insufficiente disponibilità
di tali carburanti sul mercato manterrà i prezzi elevati a lungo ma molti esperti
del settore ritengono invece che proprio in ragione dell´entrata in vigore
della nuova normativa, la produzione di Saf sia destinata a crescere, dando
luogo alla conseguente diminuzione dei costi.
Alla luce di tali premesse, la
mossa di Lufthansa potrebbe rappresentare un tentativo di scaricare sui
consumatori i costi della sostenibilità e proprio per questo Federconsumatori
monitorerà le condotte delle compagnie ei prezzi dei voli, intervenendo
eventualmente nelle sedi opportune nel caso in cui emergano fenomeni speculativi
o cartelli.
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