In questi giorni è stato scoperto un focolaio di peste suina in un allevamento in provincia di Pavia, dove le autorità competenti hanno scoperto una mortalità importante di animali non denunciata nonché la presenza di altre decine di suini ormai moribondi. Attualmente sono in corso indagini per accertare le responsabilità ma nel frattempo centinaia di capi sono stati già inviati ai macelli e non sono ancora stati rintracciati.

Si tratta di un episodio che potrebbe avere gravi ripercussioni sull´intero settore, poiché rischia di far considerare come non sicuri tutti i prodotti a base di carne di maiale realizzati nell´area geografica coinvolta.

Nel tentativo di arginare il focolaio, la regione Lombardia ha pubblicato una circolare in cui si sottolinea la necessità di "implementare l´attività di sorveglianza a tutela del patrimonio suinicolo in grado di dare garanzie dello stato sanitario degli allevamenti suini lombardi, anche ai fini commerciali" e in cui proprio a tale scopo si annuncia la conduzione di verifiche straordinarie in accordo con l´Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell´Emilia Romagna) e OEVR (Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale), controlli straordinari per la movimentazione dei suini. Il documento, inoltre, stabilisce il divieto qualsiasi movimentazione di animali, in entrata/uscita, per gli allevamenti situati nei 10 km circostanti a quello in cui è stato scoperto il focolaio. La circolare ricorda infine ad allevatori e veterinari di prestare la massima attenzione alla salute dei suini e ad adottare tutte le misure di biosicurezza previste dalla normativa vigente.