Federconsumatori, congiuntamente
alle Associazioni Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva e Udicon, ha sottoscritto
un appello per chiedere di bloccare l´indicizzazione all´inflazione dei prezzi
dei servizi di telefonia che Tim sta comunicando a partire dal 20 luglio:
secondo quanto comunicato dal gestore, le tariffe dei servizi di telefonia
cresceranno di pari passo al tasso di inflazione, senza tuttavia diminuire nel
caso in cui invece gli indici risultino negativi. A tale proposito è inoltre
opportuno segnalare che l´azienda non sta chiedendo l´esplicito consenso degli
utenti alla variazione, quindi l´unica possibilità per evitarne l´applicazione
è recedere dal contratto entro il 30 settembre 2023.
La delibera AGCom 89/23/CONS
prevede invece che questo stesso consenso venga invece richiesto al consumatore
e che quest´ultimo abbia la possibilità di cambiare offerta in caso di aumenti
oltre una ragionevole soglia.
Alla luce di tali premesse, le
Associazioni hanno pertanto rivolto un appello ad AGCom, AGCM e al Ministero
delle imprese e del Made in Italy nonché alla stessa TIM per sospendere
l´applicazione degli aumenti e ridiscuterne le condizioni.
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