
I risultati dell´edizione 2023
del report della World Obesity Foundation non sono confortanti. L´associazione
stima che tra 12 anni oltre la metà della popolazione mondiale (il 51%, quindi
circa 4 miliardi di persone) possa risultare sovrappeso o obesa e che l´obesità
vera e propria possa coinvolgere un individuo su quattro. Tra i fattori
ritenuti determinanti si segnalano, oltre al consumo di alimenti ricchi di
grassi e zuccheri e alle condotte assunte dall´industria alimentare, anche condizioni
biologiche, sociali e ambientali, ad esempio gli agenti inquinanti sempre più
diffusi, che, in quanto interferenti endocrini, possono influire sull´aumento
di peso .Ancora più preoccupante, poi, l´evidenza che emerge in merito
all´obesità infantile, il cui tasso cresce molto più rapidamente rispetto a
quanto non accada negli adulti, in particolare nei Paesi in via di sviluppo.
L´ultima edizione del report,
inoltre, presenta un focus relativo all´impatto economico dell´obesità, il cui
valore, secondo le proiezioni, passerà dai quasi 2mila miliardi del 2019 agli
oltre 4,3mila miliardi nel 2035, pari a quasi il 3% del PIL mondiale.
Nel documento, infine, le misure
di tassazione e di limitazione della promozione dei cosiddetti cibi spazzatura,
l´utilizzo di etichette più chiare e una più diffusa somministrazione di
alimenti salutari a scuola vengono individuati come gli strumenti ritenuti più
efficaci per contrastare questa tendenza.
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