Report dell´ISS sulle dipendenze comportamentali degli adolescenti

2023-03-31


L´Istituto Superiore di Sanità ha realizzato lo studio "Dipendenze comportamentali nella Generazione Z", in cui sono state fotografate le problematiche sociali dei ragazzi nati tra il 1996 e il 2010. L´indagine, che ha coinvolto oltre 8.700 ragazzi in tutta Italia, ha riscontrato la presenza di quattro principali tipologie di disturbi:

-          - Social media addiction: la dipendenza dai social riguarda il 2,5% del campione, che quindi presentano caratteristiche compatibili con quello che dal punto di vista clinico viene considerato un impiego incontrollato e compulsivo di piattaforme come Instagram, Facebook, Tik Tok e Twitch. Si tratta di una problematica tutt´altro che banale, poiché genera nei soggetti coinvolti una vera e propria ansia sociale detta anche FOMO: l´acronimo (Fear Of Missing Out, letteralmente "paura di essere tagliati fuori") viene utilizzato per indicare appunto una condizione in cui il soggetto avverte un costante e compulsivo bisogno di aggiornamento in merito alle attività svolte sui social dagli altri utenti e in cui questa stessa necessità è accompagnata dalla paura di restare esclusi dai contesti social ritenuti gratificanti.  

-          - Internet Gaming Desorder: l´abuso dei videogiochi costituisce una delle problematiche più diffuse tra gli adolescenti, tanto che viene riscontrato nel 12% del campione. Il disturbo presenta delle caratteristiche ben precise, tra cui elevato livello di preoccupazione nei confronti del gioco, progressivo aumento della tolleranza a questa attività – con conseguente aumento del tempo dedicato al gioco –, incapacità di abbandonare il gioco, prosecuzione dell´impiego eccessivo dei videogiochi pur nella consapevolezza che questo stesso abuso porti delle conseguenze negative e utilizzo dei videogame come strumento di evasione dalla realtà. Il fenomeno è diventato così diffuso in tutto il mondo da portare l´Organizzazione Mondiale della Sanità ad inserirlo tra le patologie ufficialmente riconosciute.

-          - Food Addiction: nel vasto panorama dei disturbi alimentari, che con maggiore facilità si manifestano nel periodo dell´adolescenza, si colloca la dipendenza da cibo, intesa come un discontrollo sull´alimentazione che, per alcuni aspetti, presenta analogie con la dipendenza propriamente detta da sostanze stupefacenti. La food addiction costituisce un comportamento alimentare disfunzionale, in cui chi ne è affetto non riesce a controllare l´assunzione di cibo e soprattutto di alimenti ipercalorici ricchi di zuccheri e grassi (il c.d. junk food). Dall´indagine dell´ISS è emerso che poco più del 13% del campione presenta un rischio lieve di sviluppare questo disturbo, mentre il 6,4% e il 9,3% presentano rispettivamente un rischio moderato e un rischio grave.

-          - Tendenza all´isolamento: in questi anni si è manifestata in molti adolescenti una crescente tendenza a ridurre quando non ad eliminare del tutto i contatti con il mondo esterno, e non solo in conseguenza delle limitazioni imposte ai rapporti interpersonali dalla pandemia. La manifestazione più estrema della tendenza dell´isolamento è stata definita con il termine giapponese "hikikomori" ed è caratterizzata da uno stile di vita che si svolge quasi esclusivamente nella dimensione domestica, dall´evitamento dei contatti esterni, dalla mancanza di interesse verso attività da svolgere al di fuori dell´abitazione e dalla mancanza di relazioni con compagni di scuola e/o amici. Anche quando non arriva alla forma più grave, comunque, la tendenza all´isolamento può comunque manifestarsi come sintomo preoccupante di un disagio: più di 30mila ragazzi (l´1,8% del campione) di età compresa tra gli 11 e i 13 anni hanno dichiarato di essersi isolati tutti i giorni negli ultimi 6 mesi, mentre la percentuale scende all´1,6% nella fascia di età 14-17 anni.








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