Bonus benzina, proroga fino a marzo 2023 per il voucher da 200 euro

2018-01-23


Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. La misura rientra in un decreto-legge che propone “disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi”

Prezzi trasparenti, doppia esposizione dei costi del carburante e proroga del bonus benzina da 200 euro. Sono queste alcune delle misure decise, nelle scorse ore, dal Consiglio dei Ministri e che rientreranno in un decreto-legge che propone “disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi”

In particolare, come detto, il Cdm su proposta del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto che consente di rinnovare, per il primo trimestre del 2023, i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente

Secondo quanto riporta il sito del Governo, infatti, “nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente”

Per poter ottenere il bonus benzina da 200 euro non servono requisiti particolari o limiti di reddito, non sarà necessario presentare alcuna domanda

L'agevolazione, infatti, verrà assegnata in automatico dalle aziende private. Vige però una regola. La misura è destinata specificatamente ai lavoratori dipendenti di aziende private, con l’erogazione del bonus che resta a discrezione del datore di lavoro

Infatti, come spiega il portale di Confcommercio, i lavoratori destinatari del bonus devono essere titolari di reddito di lavoro dipendente. Rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Sono compresi tra i beneficiari anche gli studi professionali

I lavoratori potranno usufruire dell'incentivo in due modi: attraverso buoni benzina o simili oppure ancora tramite benefit aziendali. In questo caso, se incluso nei piani sindacali, non verrà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro

Proprio in quest’ultimo caso, se il dipendente sceglie l’opzione del benefit aziendale per usufruire del buono carburante, si potrà usufruire di alcuni vantaggi fiscali. Nel caso in cui il dipendente chieda l’erogazione dei premi di risultato in buoni benzina, invece, il lavoratore avrà diritto all’esenzione da imposta sia per il paniere di beni e servizi offerti fino ad un valore di euro 258,23, sia per i predetti buoni benzina per un valore di 200 euro

In caso di superamento di ognuno dei predetti limiti, rileva ancora Confcommercio, “ciascun importo, per intero, sarà soggetto al prelievo sostitutivo previsto per i premi di risultato”. I buoni non sono tassati in capo ai dipendenti e sono deducibili dal reddito d'impresa. Sono validi per benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per ricaricare le auto elettriche

Il bonus benzina da 200 euro, come sottolineato, non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Rappresenta, quindi, un'ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall'articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir) e deve essere conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit








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