Per far fronte alla attuale crisi energetica, il Ministero della Transizione Ecologica ha emesso un decreto in base al quale l’accensione dei riscaldamenti viene posticipata di 8 giorni in tutta Italia. Il provvedimento stesso, inoltre, anticipa di una settimana rispetto alle tempistiche consuete lo stop all’utilizzo dei termosifoni e prevede la riduzione di un grado della temperatura all’interno degli edifici: si stima che in questo modo sarà possibile risparmiare complessivamente circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas, con una riduzione media della bolletta che, almeno secondo i calcoli di Enea, dovrebbe attestarsi sui 179 euro a famiglia.
Il decreto, quindi, riprogramma il calendario dei riscaldamenti in ciascuna zona climatica:
- Zona A (Linosa, Lampedusa e Porto Empedocle): accensione dall’8 dicembre 2022 al 7 marzo 2023 per 5 ore al giorno
- Zona B (include varie province della Sicilia e della Calabria, come Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Crotone e Reggio Calabria): accensione dall’8 dicembre 2022 al 23 marzo 2023 per 7 ore al giorno
- Zona C (comprende alcune province di Puglia, Sardegna, Calabria, Liguria, Lazio e Campania, come Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto): accensione dal 22 novembre 2022 al 23 marzo 2023 per 9 ore giornaliere
- Zona D (fanno parte di questa zona le province di Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Viterbo e Vibo Valentia): accensione dall’8 novembre 2022 al 7 aprile 2023 per 11 ore al giorno
- Zona E (rientrano in questa fascia climatica buona parte delle province settentrionali, come Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona e Vicenza): accensione dal 22 ottobre 2022 (posticipata al 3 novembre con apposita ordinanza dei sindaci) al 7 aprile 2023 per 13 giornaliere
- Zona F (aree dell’arco alpino: nessuna limitazione.
Il calendario, tuttavia, può essere modificato da specifiche ordinanze dei sindaci: è il caso, ad esempio, di Roma, dove proprio in questi giorni l’accensione dei riscaldamenti è stata posticipata al 22 novembre da un provvedimento appositamente emesso dalla giunta capitolina.
Per quanto riguarda invece la temperatura, i valori di riferimento scendono a 17 gradi (con 2 di tolleranza) per le attività industriali e artigianali e a 19 gradi per gli altri edifici, in entrambi i casi con 2 gradi di tolleranza.
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