È stata avviata in Italia da parte Amazon la prima causa penale contro il cosiddetto boosting, che consiste nella pubblicazione di recensioni false al fine di far salire un prodotto nel ranking delle piattaforme di e-commerce. Il caso italiano, in cui la denuncia è stata presentata contro uno dei principali broker che vendono recensioni false in cambio di un compenso economico, è il primo in Europa in cui la denuncia sia di natura penale ma il colosso del commercio online si è già mosso in altri Paesi in ambito civile: negli Stati Uniti, ad esempio, sono state presentate già decine di azioni legali civili e recentemente un analogo provvedimento è stato avviato in Spagna.
Le condizioni di utilizzo della piattaforma vietano espressamente di mettere in atto questa prassi e Amazon sta quindi ricorrendo tutti gli strumenti possibili a livello internazionale per arginare un fenomeno che, purtroppo, sta diventando sempre più diffuso.
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