Crescono i costi di prestiti e mutui: per un mutuo a tasso variabile la rata cresce, in nove mesi, di +59,45 euro al mese

2019-09-22


Dopo il rialzo dei tassi operato dalla BCE nelle scorse settimane, le rate di prestiti e finanziamenti, ma soprattutto quelle dei mutui, hanno iniziato la loro corsa al rialzo.

L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi dei mutui, sia a tasso variabile che a tasso fisso, nel biennio 2021-2022, registrando preoccupanti tendenze al rialzo, non destinate a migliorare.

In particolare, si osserva che se si stipula un mutuo a tasso fisso oggi, la rata risulterebbe più onerosa mediamente del 24% rispetto a quella di un mutuo a tasso fisso stipulato a dicembre 2021. Il relativo costo di un mutuo a tasso fisso di 115.000 euro per 25 anni, per esempio, aumenta mediamente di 31.769,40 € nel 2022.

La situazione va a peggiorare per chi stipula un mutuo a tasso variabile: nel caso di un mutuo a tasso variabile, di 115.000 euro per 25 anni, la rata mensile ha subito un aumento medio del +14%. Questo si traduce in un aggravio di +59,45 euro al mese, ovvero +713,38 euro annui.

È necessario un intervento urgente del Governo che verrà eletto e, soprattutto, della Banca d’Italia di vigilanza sull’andamento dei tassi applicati sui mutui, affinché, oltre ai “normali” aumenti, non si aggiungano fenomeni speculativi da parte degli istituti di credito.

Inoltre, è importante e fondamentale in tale contesto prevedere un ampliamento del fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa (Fondo Gasparrini).








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