
Sono stati bocciati dalla Cassazione i ricorsi di Fastweb e Vodafone sulla sentenza con cui il Consiglio di Stato aveva respinto l’appello delle compagnie telefoniche in merito alla decisione del Tar del Lazio di rigettare l’impugnazione della delibera AGCom per il ritorno alla fatturazione su base mensile per i servizi di telefonia.
I giudici hanno rilevato come nel periodo di fatturazione a 28 giorni sia stato riscontrato un aumento di circa l’8,6% sui soli contratti di linea fissa: una conseguenza fortemente penalizzante per i consumatori, che hanno quindi subìto, senza scampo, un consistente contraccolpo economico, a tutto vantaggio dei gestori. La condotta degli operatori telefonici è stata poco trasparente – proprio a causa della non immediata percezione degli aumenti da parte dell’utenza – e sleale, poiché ha indotto la clientela a sottovalutare l’entità del danno.