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I prodotti ittici sono tra gli alimenti a maggiore rischio di contaminazione da batteri, con conseguente sviluppo di tossinfezioni che si manifestano con sintomi come nausea, mal di stomaco e dolori addominali.
In crostacei, molluschi e pesci, ad esempio, si sviluppa con facilità il microrganismo vibrio parahaemolyticus, responsabile appunto di un alto numero di tossinfezioni, con sintomi di carattere prevalentemente gastroenterico. Per distruggerlo si raccomanda la cottura, anche solo per pochi secondi, ad almeno 100 gradi.
I prodotti ittici possono inoltre ospitare il parassita Anisakis, che può rivelarsi molto pericoloso per l’uomo. Le specie più frequentemente contaminate sono quelle appartenenti alla categoria del pesce azzurro, tra cui sgombro e nasello, ma anche pesce spada e coda di rospo. Per eliminare l’Anisakis è necessario cuocere il prodotto ad almeno 60 gradi o, in alternativa, procedere all’abbattitura (-20° per almeno 24 ore).
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