I Carabinieri dei NAS hanno svolto una vasta operazione di controllo in tutta Italia sulle prestazioni di chirurgia estetica. Le verifiche hanno riguardato in particolare gli interventi che, come si legge in una nota ufficiale, dovrebbero essere eseguiti solo dai medici e che invece spesso vengono praticati “in assenza di adeguata preparazione professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali”. I controlli svolti, quindi, sono stati principalmente finalizzati ad accertare l’idoneità delle apparecchiature e la corretta applicazione delle norme igienico sanitarie nonché la presenza delle necessarie autorizzazioni e delle qualifiche professionali. L’applicazione di filler, di impianti cutanei e i trattamenti per la biorivitalizzazione della pelle sono le prestazioni che con maggiore frequenza vengono eseguite abusivamente.

I Carabinieri hanno ispezionato quasi 800 centri estetici e studi medici estetici, riscontrando irregolarità in oltre 100 strutture. Inoltre 33 titolari e operatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, sono state contestate sanzioni per 187mila euro e sono stati accertati 41 illeciti penali (esercizio abusivo della professione sanitaria, attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci, ricettazione di farmaci e falsificazione di attestati professionali).

L’operazione ha coinvolto anche la commercializzazione e la promozione illegale online di farmaci e dispositivi di medicina estetica. Sono stati oscurati 8 siti web, tutti ospitati su server esteri e con gestori anonimi, che vendevano medicinali a base di “tossina botulinica” soggetti a prescrizione medica, filler a base di “acido ialuronico” per il riempimento e la ricostruzione del seno e/o dei glutei e cosmetici con etichettatura irregolare.