Ancora numerosi sono i risparmiatori che, nonostante la tempestiva presentazione della domanda di accesso al FIR, a distanza di 18 mesi non hanno ancora ottenuto l’indennizzo richiesto.

La normativa sul FIR sta mostrando ancora una volta limiti ed imperfezioni, gettando nello sconforto migliaia di risparmiatori che, oggi, non sono rientrati in possesso dei propri risparmi.

Le motivazioni di questi inaccettabili ritardi sono le richieste di integrazione documentale difficili da soddisfare da parte del cittadino, poiché riferite a documentazione inesistente o non più recuperabile, oppure ad atti già depositati insieme alla domanda.

A ciò si aggiungono calcoli liquidatori inesatti, e in alcuni casi il rigetto delle domande dei risparmiatori per presunto superamento dei limiti reddituali e patrimoniali.

Abbiamo più volte chiesto una interlocuzione a Consap e al MEF, per affrontare in modo condiviso e tempestivo i problemi emersi nella gestione delle molte posizioni ancora aperte, forfettarie e ordinarie, che Federconsumatori ha in carico, senza tralasciare le difficoltà delle persone che hanno agito autonomamente.

Federconsumatori, pur valutando tutte le possibili tutele dei diritti dei risparmiatori, ritiene fondamentale considerare l’opportunità di adottare soluzioni conciliative, alternative alle lungaggini della giustizia ordinaria.