Dopo mesi in cui gli abbonati Dazn hanno avuto a che fare con blackout, assenze di segnale, ritardi di audio e video e altri numerosi problemi tecnici, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – che già lo scorso autunno aveva adottato un provvedimento di urgenza nei confronti della piattaforma in merito alla insufficiente qualità del servizio e all’inadeguatezza del customer care – ha disposto l’adesione dell’operatore a Conciliaweb (la piattaforma di AGCom per la risoluzione delle controversie già introdotto nella carta dei servizi Dazn ma ad oggi non utilizzabile) e l’obbligo per la società di integrare, all’interno della propria applicazione, lo strumento di speed test della linea internet.

Com’è noto, fino a questo momento Dazn ha identificato la causa della quasi totalità dei disservizi nella inadeguata qualità e/o velocità della connessione impiegata dai clienti e, alla luce di tale premessa, il pronunciamento dell’Authority apre alla possibilità di richieste di rimborso da parte degli utenti coinvolti. Il consumatore potrà chiedere al proprio gestore telefonico un risarcimento di 7,5 euro per il singolo turno di campionato (fino a 29,99 euro al mese, costo dell’abbonamento a Dazn) in caso di insufficiente velocità di connessione e avrà inoltre diritto ad un risarcimento per eventuali disservizi che, in presenza di una connessione adeguata, siano imputabili a Dazn (accessi falliti ripetuti, impossibilità di assistere ad una “percentuale congrua” dell’incontro o risoluzione del video non nitida).

Federconsumatori rinnova l’invito a coloro i quali necessitino di maggiori informazioni e assistenza a rivolgersi ad una delle sedi dell’Associazione presenti su tutto il territorio nazionale.