
Dal 22 gennaio 2022 e per i prossimi tre anni, fino al 2024, in Sardegna sarà vietata la pesca del Paracentrotus lividus, una delle specie di ricci di mare del Mediterraneo, la principale tra quelle commestibili.
Il provvedimento, sancito dalla Giunta, contenuto nella legge regionale 17 del 22 novembre, è stato reso necessario per il ripopolamento della specie, così come attuato, il 29 dicembre 2021, per i cetrioli di mare (Holothuroidea), che non potranno essere pescati per tutto il 2022 in modo da evitare squilibri nell’ecosistema.
Alcune misure erano già state messe in atto per ridimensionare la pesca selvaggia dei ricci di mare, infatti poteva essere effettuata solo da pescatori subacquei professionali con apposite licenze, esclusivamente nel periodo tra novembre e aprile, da fondali e scogli e non potevano essere prelevati esemplari inferiori ai 5 cm di diametro (aculei esclusi). Alcuni studi però hanno evidenziato che e regole precedentemente imposte non si sono dimostrate sufficienti, pertanto è stato necessario emanare il nuovo regolamento.
L’assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia ha reso noto che la Giunta ha inoltre approvato lo stanziamento di 2 milioni e 800mila euro per indennizzare i pescatori che saranno colpiti dal divieto di pesca dei ricci e che nei tre anni in cui varrà il divieto sarà svolto un monitoraggio per stimare gli effetti della misura.
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