L’Osservatorio Digital identity della School of Management del Politecnico di Milano ha svolto uno studio da cui emerge che negli ultimi 12 mesi le identità digitali rilasciate in Italia sono più che raddoppiate, passando dai 12,2 milioni del 2020 agli oltre 26 milioni del 2021 dell’ottobre scorso. Il 43% degli italiani, quindi, è in possesso di un’identità SPID.

L’indagine ha altresì riscontrato che la quasi totalità degli utenti (97%) è in possesso di almeno un’identità certificata, considerando oltre allo SPID anche Carta di Identità Elettronica e credenziali di home banking,

Nonostante ciò, le identità digitali risultano comunque sottoutilizzate nelle attività quotidiane (solo il 15% dei possessori di SPID lo utilizza più volte alla settimana), soprattutto a causa di una disponibilità ancora limitata di servizi accessibili con tali strumenti: le Pubbliche Amministrazioni hanno appena concluso lo switch off delle credenziali previsto nel Decreto Semplificazioni e solo una manciata di imprese private hanno integrato i sistemi SPID e CIE.

La diffusione delle identità digitali è inoltre diversificata a seconda delle fasce di età: l’87% dei cittadini tra i 18 e i 24 anni possiede un’identità SPID ma la percentuale scende al 34% tra i 65-74enni e appena al 14% tra gli over 75. Si rilevano altresì delle difformità dal punto di vista geografico: nel Nord Ovest e al Centro più di metà dei residenti (rispettivamente il 55% e il 54%) è in possesso di un’identità digitale, mentre al Sud e Isole e nell’area Nordorientale ci si ferma rispettivamente al 45% e al 44%.