Conclusa la prima fase del Piano Voucher: utilizzati solo poco più della metà dei fondi stanziati per favorire l’acquisto di pc e tablet e l’accesso alla banda ultra larga

2019-11-21


Nel 2020 è partito il cosiddetto Piano Voucher, con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato agevolazioni per l’accesso a internet in banda ultra larga alle famiglie meno abbienti (ISEE inferiore a 20mila euro). Il bonus è destinato coloro i quali sottoscrivano un nuovo contratto che includa una connessione alla rete internet con velocità di almeno di 30 Mbps e agli utenti che richiedano e ottengano un “upgrade” di un contratto già in essere con prestazioni migliorative rispetto a quelle precedenti. Al momento dell’entrata in vigore, Federconsumatori ha rilevato le numerose criticità del provvedimento, in particolare relativamente ad un ulteriore svantaggio per le aree ancora penalizzate dal digital divide (che a causa dell’assenza di banda larga e ultralarga finiscono per restare escluse anche dalle agevolazioni economiche), all’inadeguatezza del tetto di spesa per gli apparati (il prezzo dei dispositivi che rispondono alle specifiche tecniche previste è quasi sempre superiore ai 300 euro previsti dalla normativa, quindi il contributo non risulta sufficiente a coprire del tutto il costo del device), alla volontarietà dell’adesione al Piano da parte dei gestori e all’assegnazione agli operatori della prerogativa di scelta tra tablet e pc da abbinare all’offerta.

La prima fase del Piano si è appena conclusa e quanto emerge dai dati relativi all’impiego dei fondi dedicati sembra confermare il fatto che queste stesse problematiche abbiano di fatto penalizzato le possibilità di fruizione dell’agevolazione, visto che solo poco più della metà delle risorse stanziate (53%) sono state effettivamente utilizzate, pari a 106,3 milioni di euro. Si rileva che solo in Lombardia, Marche e Piemonte l’impiego dei fondi ha superato quota 80% mentre in Calabria, Campania, Sicilia, Umbria e Veneto si è andati poco oltre il 50%. Nella maggior parte delle regioni, invece, le risorse sono rimaste pressoché inutilizzate.

Originariamente il Piano Voucher prevedeva una fase 2 in cui avrebbe dovuto essere erogato un contributo di 200 euro a famiglia (ISEE inferiore a 50mila euro) non più per l’acquisto di dispositivi ma per la sottoscrizione di un abbonamento con connessione ad internet. Stando tuttavia a quanto riportano organi di stampa in queste ore, il secondo step potrebbe non partire o comunque essere parzialmente modificato. In attesa di ulteriori sviluppi, che dovrebbero emergere nelle prossime settimane, sembrano confermate le agevolazioni destinate alle imprese, che potranno beneficiare di un contributo compreso tra 300 e 2.500 euro, a seconda delle prestazioni di connessione e delle dimensioni dell’azienda.








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