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Dalle notizie più recenti emerge come sia fallita la trattativa tra Unicredit e il Ministero dell’Economia sull’acquisizione di MPS.
I negoziati iniziati a luglio si sarebbero interrotti, secondo le indiscrezioni circolate, quando Unicredit ha chiesto al Ministero dell’Economia di farsi carico di una ricapitalizzazione di oltre 6 miliardi. Una somma che si sarebbe andata ad aggiungere ai 2 miliardi già concessi al compratore.
Questa richiesta azzardata, insieme al mancato accordo sugli eventuali esuberi, ha determinato la fine delle trattative e rimesso sul mercato l’istituto senese.
Ma il Governo non ha molto tempo per trovare una soluzione: secondo gli accordi presi con la Commissione Europea lo Stato dovrebbe sfilarsi dal capitale entro fine anno.
Molte voci invocano un accordo con l’Europa che consenta di dilatare i tempi, ma da Bruxelles è oggi giunto un secco “no comment” di una portavoce UE circa l’ipotesi di una proroga della scadenza fissata al 31 dicembre 2021.
Staremo a vedere come si evolveranno le trattative, “Punto fermo dell’operazione – avverte però Federconsumatori – dovrà essere la tutela di risparmiatori, obbligazionisti e lavoratori della banca.”
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