Il Presidente dell’Arera prevede ulteriori rincari dell’energia in vista nel primo quadrimestre 2022. A tal riguardo, è sempre più urgente l’adozione di misure destinate sia a contenere i costi, che a proteggere i nuclei più vulnerabili e garantire loro un adeguato accesso alle risorse energetiche.

Sul primo fronte, come affermato ieri anche dal presidente Draghi, è indispensabile agire in maniera coordinata a livello europeo, per l’acquisto e lo stoccaggio delle materie prime nel settore dell’energia, in modo tale da aumentare la capacità di contrattazione di ciascuno Stato.

Altro aspetto fondamentale è rappresentato dall’equità del processo di transizione ecologica. Il progressivo abbandono della produzione di energia da fronti fossili è un passo obbligato che non può e non deve essere messo in discussione.

Non si possono fare passi indietro in tema di sostenibilità, piuttosto bisogna gestire la transizione in modo che non gravi sui nuclei più fragili e sui poveri energetici.

Per questi soggetti e per i morosi inconsapevoli, in questa delicata fase di difficoltà economica e sociale, è indispensabile disporre la sospensione dei distacchi da parte delle aziende, così come operato nei primi mesi della pandemia. È inoltre indispensabile, come sosteniamo da tempo, rimodulare gli oneri di sistema.

Saranno questi alcuni dei punti della piattaforma che presenteremo al Governo e al Parlamento unitamente ad altre Associazioni.

Siamo di fronte ad una situazione straordinaria, che richiede misure eccezionali per tutelare le fasce più deboli, ma anche una battaglia profonda ai fenomeni speculativi, abusi e condotte scorrette.