Cosa succede e cosa fare quando si verifica il blocco della fatturazione dei servizi di energia e gas

2024-09-21


Gestire l’economia casalinga non è sempre semplice, soprattutto quando con le aziende di servizi possono verificarsi disguidi o disservizi, tra cui la mancata emissione delle fatture e il mancato addebito delle stesse.

Sebbene in un primo momento il consumatore si troverebbe a non dover corrispondere il costo del servizio, in un secondo momento il consumo sarebbe addebitato in un'unica soluzione e ciò potrebbe comportare un problema per il cittadino e per le sue finanze.

Qualora ci si accorgesse del blocco della fatturazione, sarebbe opportuno che il consumatore segnali immediatamente il disservizio all’azienda, contattando il call center dedicato all’assistenza e, qualora non si ricevesse alcun riscontro, è necessario inviare un reclamo secondo le modalità previste per legge, tramite raccomandata A/R alla sede legale della società, oppure tramite indirizzo PEC all’indirizzo PEC dell’azienda, riportando quanto accaduto, richiedendo l’emissione immediata della fatturazione e la massima rateizzazione applicabile per i consumi non fatturati fino a quel momento.

Si ricorda che le rate concesse, devono essere almeno pari al numero delle fatture non emesse e che sono previsti degli indennizzi a seconda del ritardo registrato. Infatti, tenendo conto che la fattura deve essere emessa non oltre 45 giorni solari dall'ultimo giorno di consumo fatturato, superato tale termine, il venditore dovrà riconoscere al cliente automaticamente nella prima fattura utile un indennizzo, crescente da 6 a 60 euro sulla base dei giorni di ritardo oltre agli indennizzi previsti in tema di fatturazione di chiusura. Nello specifico, sono previsti 6 € nel caso di un ritardo fino a dieci giorni solari successivi al termine di emissione delle fatture; maggiorato di 2 € ogni 5 giorni ulteriori di ritardo, fino ad un massimo di 20 € per ritardi pari o superiori a 45 giorni solari dal termine di emissione; a 40 € se il ritardo dal termine di emissione è compreso tra 46 e 90 giorni solari; a 60 € se il ritardo dal termine di emissione è superiore a 90 giorni solari. Mentre per i ritardi dell’emissione della fattura di chiusura oltre i termini previsti obbliga il venditore a riconoscere al cliente nella medesima fattura un indennizzo dai 4 euro (da 1 a 10 giorni solari di ritardo) fino a 22 euro per ritardi pari o superiori a 90 giorni solari.

L’utente che al momento della sottoscrizione del contratto ha optato per l’addebito della bolletta in banca, se riscontra problemi con le bollette dovrebbe sospendere il RID finché la fatturazione non diventa regolare e le parti non raggiungono un accordo per la rateizzazione.








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