La società Sophos, specializzata in sicurezza informatica, ha pubblicato l’edizione 2021 della ricerca “Phishing Insight”, da cui emerge un incremento del 70% degli episodi di phishing in tutto il mondo nel corso dell’emergenza Coronavirus. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’aumento del fenomeno ha raggiunto quota +57%.
Quasi tutte le aziende coinvolte nell’indagine (oltre il 90%) affermano di aver messo in atto specifici programmi di sensibilizzazione finalizzati a favorire l’individuazione dei cyberattacchi, in modo da consentire agli utenti di proteggersi dalle minacce provenienti dai pirati informatici.
Il phishing costituisce un metodo di attacco molto efficace, anche perché si evolve e si adatta all’obiettivo da colpire nonché alle diverse tematiche a cui l’opinione pubblica si mostra più sensibile. Non di rado gli utenti rischiano di sottovalutare le minacce provenienti dal web e di non considerare le conseguenze, anche gravi, che possono derivare dal phishing. Spesso i pirati informatici utilizzano le mail per ingannare le malcapitate vittime, che finiscono per installare virus sui propri dispositivi o per condividere credenziali di accesso e altri dati sensibili. Nei casi in cui i cybercriminali riescono ad appropriarsi anche di dati e informazioni aziendali, il phishing può portare anche ad attacchi ransomware multimilionari.
Considerando l’entità, la gravità e la diffusione del fenomeno, sarebbe opportuno prevenire gli attacchi con soluzioni efficaci di email security, a cui affiancare una capillare formazione e sensibilizzazione degli utenti.
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