Il tribunale amministrativo del Lazio ha confermato la sanzione, irrogata dall’AGCM, di 250mila euro a Tiger Group, società che opera nell’e-commerce, per pratiche commerciali scorrette.

Su segnalazione di Federconsumatori, l'AGCM aveva contestato alla società due diverse pratiche commerciali scorrette: da un lato la mancata consegna dei prodotti acquistati e il mancato rimborso del prezzo corrisposto dal consumatore a fronte dell'annullamento dell'ordine o dell'esercizio del diritto di recesso; dall’altro il mancato assolvimento sul sito web degli obblighi informativi precontrattuali.

Il giudice amministrativo ha stabilito che dall'esame della documentazione "è agevole verificare che, al di là delle spiegazioni fornite dalla ricorrente sulle singole ipotesi, i clienti hanno effettivamente risentito notevoli disagi sia dalla mancata consegna dei prodotti, sia dal ritardo con cui hanno ricevuto i rimborsi".

Con riferimento alla seconda pratica commerciale scorretta, il Tar ha evidenziato che è la stessa normativa ad imporre espressamente al venditore di mettere a disposizione del consumatore il modulo tipo di recesso, stabilendo inoltre che "come condivisibilmente affermato dalla giurisprudenza, la previsione della necessità di comunicare la volontà di recedere a mezzo raccomandata a.r. rappresenta un ulteriore e ingiustificato onere per il consumatore". Per quanto riguarda la quantificazione della multa irrogata, per il Tar del Lazio l’Autorità Garante si è attenuta ai parametri di riferimento.