
Il Comune di Roma e la società di servizi per la mobilità, sono state multate dal Garante della Privacy, per un totale di 410 mila euro, per non aver tutelato i dati dei cittadini in possesso dei pass Ztl, che permettono l’accesso alle zone a traffico limitato.
Dai controlli effettuati dall’Autorità è emerso che i QR code presenti sui permessi, esposti sulle vetture, che permettono, in tempo reale, il controllo da parte degli addetti di verificare la validità del contrassegno e i dati dell’intestatario, in realtà potevano essere visualizzati da chiunque, con una semplice applicazione scaricabili su tutti gli smartphone, permettendo così l’accesso a tutti i dati sensibili dell’intestatario del permesso.
Pertanto sia il Comune di Roma che la società di servizi per la mobilità, sono state multate per non aver progettato e realizzato un sistema informativo che permettesse la visualizzazione dei dati unicamente alle persone autorizzate, oltre a non aver provveduto a adottato misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato agli specifici rischi del trattamento.
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