Nell’autunno scorso, all’avvio del Piano Voucher – nell’ambito del quale sono state stanziate agevolazioni economiche destinate alle famiglie meno abbienti per facilitare l’utilizzo di internet in banda ultra larga – Federconsumatori ha trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico una nota in cui sono state evidenziati alcuni aspetti del programma ritenuti problematici, soprattutto in relazione agli oneri assegnati ai richiedenti e alle condizioni di accesso. In queste settimane numerosi utenti hanno segnalato le notevoli criticità dell’iniziativa, in particolare relativamente ai tempi necessari allo svolgimento dei controlli previsti per l’erogazione del bonus. I maggiori problemi si presentano a causa delle tempistiche necessarie ad effettuare i controlli previsti dalla procedura, che quasi sempre prolungano i tempi necessari per l’erogazione: questo slittamento provoca ripercussioni economiche per il consumatore, poiché nelle prime fatturazioni viene applicato il canone a prezzo pieno, quindi un importo su cui non viene calcolato lo sconto previsto nel quadro del bonus. Tutto ciò, peraltro, si verifica senza che l’utente venga in alcun modo informato al riguardo.
Alla luce di tali premesse, Federconsumatori ha chiesto ai gestori di applicare uno sconto in fattura a coloro i quali si siano visti attivare il bonus tardivamente e di applicare le tariffe previste dal Piano Voucher già dall’inizio del periodo di fatturazione ai clienti che siano ancora in attesa di erogazione.
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