L’Autorità Antitrust ha comminato una sanzione da 2 milioni di euro a Sky per pratiche commerciali scorrette in relazione al cosiddetto “sconto Coronavirus”, cioè la riduzione del prezzo degli abbonamenti calcio e sport che lo scorso anno l’azienda ha concesso ai clienti in seguito all’interruzione delle competizioni sportive determinata dall’emergenza sanitaria.

L’AGCM ha riscontrato diverse condotte non corrette: le criticità – all’epoca dei fatti evidenziate anche da Federconsumatori – riguardano soprattutto le modalità di accesso all’agevolazione (che poteva essere richiesta unicamente attraverso il sito web dell’azienda, senza quindi alcuno strumento alternativo) e le intempestive e insufficienti informazioni fornite da parte della società, che invece di diffondere la notizia attraverso i consueti messaggi diretti ai clienti si è limitata alla pubblicazione di una nota sul portale online. A questi due aspetti si aggiungono inoltre l’assenza di qualsiasi forma di rimborso automatico degli importi pagati per abbonamenti diventati di fatto non utilizzabili nonché gli “ostacoli onerosi e sproporzionati” posti alla fruizione dello sconto. Le condotte in questione sono state ritenute appunto lesive del diritto degli utenti alla correttezza e alla trasparenza delle informazioni e proprio tale valutazione ha portato l’Autorità ad adottare il provvedimento.