Quando utilizzare le mascherine e le tipologie idonee

2019-05-20


Dal 4 maggio, con l’inizio della Fase 2, è consentito poter uscire, non solo per fare la spesa, recarsi a lavoro o per necessità, riprendendo alcune attività sociali e relazionarsi con altre persone. Ciò comporta però degli obblighi per contenere il rischio di contagi, come l’utilizzo della mascherina, che deve essere indossata sempre nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le situazioni in cui non sia possibile garantire continuativamente la distanza di sicurezza.

Anche negli ambienti di lavoro i dispositivi dovranno essere indossati da tutti i lavoratori che condividono spazi comuni. Obbligatorio l’uso per chi è più esposto al virus, come gli operatori sanitari; per chi lavora in luoghi dove non è possibile rispettare il distanziamento sociale, come nelle fabbriche; e per chiunque svolga un’attività che preveda il contatto diretto con le persone: negozianti, parrucchieri, estetiste, ristoratori, commessi, albergatori, ecc.

La tipologia di mascherina più utilizzata è quella chirurgica monouso, che permettono di proteggere prevalentemente gli da un potenziale contagio, ma che ad ogni utilizzo devono essere gettate. In commercio, presso 20 mila punti vendita della grande distribuzione e 30 mila farmacie e parafarmacie) sono reperibili a 0,50 centesimi (al netto di IVA). Al momento tale tipologia, a prezzo calmierato, è difficile da trovare, ma gli Enti preposti hanno comunicato che presto saranno nuovamente reperibili.

In commercio sono reperibili anche le Ffp2 o le Ffp3, che hanno un filtro specifico che protegge da eventuali possibili contagi e che impedisce al proprio respiro di fuoriuscire rischiando di contagiare gli altri. Al momento dell’acquisto è opportuno verificare che sia presente la certificazione CE.

Possono essere utilizzate anche le mascherine lavabili e quelle auto-prodotte purchè realizzate con materiali che forniscono un’adeguata barriera, che garantiscano respirabilità e che possano essere sottoposte ad alte temperature per essere sanificate prima di riutilizzarle.








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