
Una delle maggiori problematiche riscontrate durante il lockdown e le restrizioni imposte dal Governo è stato l’incremento delle richieste di supporto da parte di donne maltrattate: nel periodo compreso tra il 2 marzo e il 5 aprile è stato registrato un aumento delle richieste di aiuto del 74,5%, rispetto all’ultima rilevazione statistica disponibile (2018).
Molte sono le informazioni diffuse per rendere noto alle donne vittime di violenza tutti i canali per chiedere un supporto qualificato e un’assistenza mirata. Purtroppo però, come tutto ciò che è reperibile online, anche tali notizie sono soggette a bufale e/o articoli errati.
Da qualche giorno è stata diffusa su internet la notizia del messaggio “Una mascherina 1522” da dire al farmacista per denunciare violenza domestica.
Gli articoli sostengono che, in base ad un accordo tra la Federazione farmacisti e i centri antiviolenza, basterà andare in farmacia e pronunciare la frase “Voglio una mascherina 1522” per far partire il protocollo di assistenza e denuncia.
Tale notizia è stata smentita da D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, con un post sulla pagina ufficiale di Facebook, che in una breve nota riporta che non che non è stato sottoscritto alcun protocollo d’intesa tra D.i.Re e l’Ordine dei farmacisti in merito a una eventuale procedura per intervenire a supporto di donne che in farmacia chiedano la ‘Mascherina 1522 e che tale notizia, come riportata la maggior parte delle volte, illude le donne che pronunciando ‘Mascherina 1522’ vengano messe direttamente in contatto con il centro antiviolenza del territorio.
L’associazione nazionale D.i.Re Donne, che riunisce 81 organizzazioni che gestiscono centri antiviolenza e case rifugio in 18 regioni, specifica che, in data 2 aprile, è stato sottoscritto un protocollo tra il Dipartimento pari opportunità e la Federazione ordini farmacisti italiani, Federfarma e Assofarm, con il fine di indirizzare le donne vittime di violenza e di stalking al 1522, per avviare un percorso di uscita da situazioni di criticita' in ambito domestico, poiché le operatrici del 1522 sono in grado di mandare le donne che chiedono aiuto ai centri antiviolenza della rete D.i.Re.
Nonostante la cessazione del lockdown è necessario mantenere un alto il livello di attenzione sul tema sia in questa fase 2 che successivamente.
I metodi ufficiali per ricevere assistenza in caso di violenza domestica sono:
- il numero gratuito 1522
- i centri antiviolenza della rete D.i.Re Donne in Rete contro la violenza
- i centri antiviolenza della rete Differenza donna (quest’ultima offre anche sostegno legale)
- App YouPol nata per segnalare situazioni di spaccio e bullismo, ultimamente la Polizia di Stato ha esteso il suo servizio anche ai reati di violenza domestica
FEDERCONSUMATORI
- Indirizzo:
via Palestro 11
00185 Roma
tel 06 42020755-9
federconsumatori@federconsumatori.it
Ufficio stampa
tel 06 42020755
ufficiostampa@federconsumatori.it
Federconsumatori News percepisce esclusivamente i contributi pubblici
all'editoria ai sensi del Decreto Legislativo del 15 maggio 2017, n. 70
a cura della Redazione della Federconsumatori
Direttore Responsabile Sabrina Soffientini
Responsabile di Redazione Tiziana Danese
Proprietà Federconsumatori
Reg. Tribunale di Roma n. 10/2008 del 21/01/2008