Federconsumatori si appresta ad inviare una segnalazione all’Antitrust e all’Autorità in merito ad un comportamento non corretto messo in atto da parte di molti gestori telefonici. Da qualche tempo le compagnie trattengono 1 euro sulle ricariche da 5 e 10 euro erogando in cambio servizi extra (nella maggior parte dei casi minuti di conversazione o giga di navigazione in più rispetto alle soglie previste dal piano tariffario) non richiesti dall’utente. Il prezzo pagato, quindi, non si traduce interamente in credito telefonico utilizzabile su arbitraria decisione delle compagnie, che in questo modo hanno messo in atto una sorta di ritorno agli anni precedenti al 2007, quando la Legge Bersani ha abolito i costi fissi sulle ricariche telefoniche. A tale proposito è da sottolineare il fatto che all’utente non venga fornita alcuna possibilità di scelta, poiché di fatto non c’è modo di acquistare questi tagli di ricarica senza incorrere nel “prelievo”, usufruendo così di un credito telefonico inferiore rispetto alla cifra pagata.

Numerosi utenti in questi mesi si sono rivolti a Federconsumatori denunciando questa condotta e proprio per questo la nostra Associazione sta per inviare una segnalazione in merito ad AGCOM e all’Antitrust, in modo che le Authority intervengano per mettere fine a quello che si configura come un sopruso delle compagnie a spese dei consumatori.