Da giugno ad oggi si sono susseguiti una serie di rincari per le offerte di telefonia, a volte motivati da un aumento di Giga a disposizione per il traffico internet (senza che gli utenti ne avessero fatto richiesta), a volte senza nessun servizio in cambio.
Gli aumenti riguardano le compagnie Wind Tre, TIM, Vodafone e Fastweb: praticamente la maggioranza del mercato. L’aumento medio delle offerte interessate calcolato dall’Osservatorio Federconsumatori è pari al 33%.
Un aumento che lascia intravedere, secondo Federconsumatori, un’ipotesi di cartello, che l’Associazione è pronta a segnalare all’Antitrust e all’AGCOM.
La Federconsumatori sottolinea, inoltre, come “la vera questione che il nuovo Governo dovrà affrontare è quella delle modifiche unilaterali dei contratti di cui ormai le compagnie abusano per operare continui e spesso immotivati rincari, dando seguito in tempi rapidi al disegno di legge predisposto dalla Commissione Parlamentare competente”.
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