Nei giorni scorsi l’Arera ha pubblicato la delibera 311/2019/idr per regolamentare, a partire dal 1 gennaio 2020, la messa in mora e la sospensione della fornitura idrica per gli utenti morosi. L’Authority ha fatto in modo di tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione, imponendo ai gestori vincoli piuttosto stringenti per l’attuazione della sospensione e della disattivazione, che costituiscono quindi l’ultima soluzione. Il testo introduce inoltre la possibilità per le aziende di sospendere/disattivare il servizio soltanto se il condominio coinvolto non abbia pagato almeno metà della somma dovuta in un’unica soluzione e non abbia poi effettuato il saldo entro sei mesi dal primo versamento. In tale quadro il ruolo dell’amministratore di condominio ha, ovviamente, un’importanza centrale, poiché è proprio l’amministratore ad occuparsi della suddivisione delle quote dovute e dei pagamenti delle bollette.

Federconsumatori sottolinea la necessità di incrementare i controlli proprio sull’attività degli amministratori e di mettere in atto interventi nel settore idrico per migliorare la materia prima, efficientare la distribuzione sul territorio e realizzare una mappatura dei gestori idrici.