Rifiuti: con le temperature elevate cresce l’allarme per la salute.

2005-07-19


L’arrivo del caldo ha accentuato l’emergenza rifiuti che ormai da tempo sta colpendo il nostro Paese, assumendo sempre più i caratteri anche di un’emergenza sanitaria.

Nella Capitale, a Reggio Calabria, a Cagliari e nella periferia di Napoli (solo per citarne alcuni) i cumuli di immondizia invadono marciapiedi e carreggiate ed emanano esalazioni maleodoranti, generando inoltre proliferazioni batteriche potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini. A ciò si aggiunge poi la presenza, altrettanto rischiosa dal punto di vista sanitario, di blatte, topi e gabbiani affamati nei pressi dei cassonetti strabordanti.

L’Ordine dei Medici è intervenuto sull’argomento, consigliando ai cittadini di avvicinarsi ai cassonetti con scarpe chiuse e guanti e di tenere lontani da tali cumuli i soggetti più vulnerabili, in primis anziani, bambini e persone che soffrono di asma o di patologie a carico dell’apparato respiratorio.

I rischi si estendono naturalmente anche ai lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti e agli operatori ecologici, che sono costretti a lavorare in condizioni a dir poco disastrose.

È necessario che gli enti locali competenti trovino delle soluzioni ed una programmazione dello smaltimento adeguate a garantire un servizio efficiente, tutelando la salute dei cittadini, che in nessun modo può essere messa a rischio dalle carenze e dalla cattiva gestione delle amministrazioni pubbliche.

Il Ministro Costa ha aperto un tavolo di confronto su questo tema al quale la Federconsumatori ha chiesto di essere convocata per tutelare gli interessi dei cittadini e i loro diritti.








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