Fatturazione a 28 giorni: sulle modalità di rimborso è necessario attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato.

2020-06-19


In queste settimane le compagnie telefoniche stanno offrendo ai propri clienti soluzioni alternative al rimborso vero e proprio (come giga per la navigazione su internet, minuti di chiamate extra, voucher e altri servizi promozionali) per la fatturazione a 28 giorni. E’ pertanto l’utente a scegliere se accogliere o meno le proposte, tenendo appunto presente che l’accettazione implica la rinuncia a qualsiasi altra forma di rimborso, compensazione o restituzione dei giorni erosi.

Alcuni operatori, però, stanno comunicando un’informazione fuorviante agli utenti, in particolare in merito alla possibilità – in caso di rifiuto dell’offerta – di presentare richiesta di restituzione dei giorni illegittimamente sottratti. A tale proposito è necessario precisare che l’irregolarità della fatturazione a 28 giorni è stata accertata e che AGCOM, oltre ad aver sanzionato le compagnie, ha deliberato che i rimborsi siano automatici. Da questo pronunciamento è sorto il ricorso delle compagnie al Consiglio di Stato, che si esprimerà in merito il 4 luglio prossimo definendo con certezza le modalità di restituzione. E’ quindi inopportuno fornire indicazioni agli utenti invitandoli a seguire una determinata procedura per avanzare richiesta di rimborso, poiché al momento non è ancora possibile sapere quale sarà l’iter corretto da seguire.








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