È arrivata immediatamente la risposta di Eni Gas & Luce alle notizie riportate sui giornali relativamente alla segnalazione della Federconsumatori sui sistemi di accesso alla loro applicazione mobile.

La Società, già in precedenza, alle richieste di chiarimento avanzate dalla Federconsumatori, aveva negato ogni responsabilità, sottolineando che “il sistema operativo denominato Android, sviluppato da Google per numerosi dispositivi mobili, presenta alcuni vincoli di ordine tecnico non escludibili e, quindi, inderogabili da parte degli sviluppatori di applicazioni che funzionano su tale sistema. Tra questi vincoli è ricompresa la necessità di consentire ad Android – imposizione di ordine puramente tecnico – di accedere ai contenuti multimediali e file direttamente sul dispositivo dell’utilizzatore […]”.

La nostra Associazione accoglie positivamente e seguirà nel dettaglio l’iter procedimentale stabilito dal Garante della Privacy che ha chiesto a Google di fornire entro 15 giorni dalla comunicazione osservazioni e chiarimenti sulla vicenda.

Inoltre, la Federconsumatori ha avviato un monitoraggio dei sistemi (tra cui spiccano le applicazioni scaricabili per i dispositivi mobili) che richiedono in modo arbitrario l’accesso ai dati personali e sensibili (tra cui ad esempio il codice IBAN, gli stili di vita assunti, etc.) degli utenti che usufruiscono dei servizi delle piattaforme interessate e che, fatto ancora più preoccupante, cedono tali informazioni a società terze non meglio identificate (quali ad esempio società assicurative).