
Nell’elevatissimo numero di persone che soffrono di allergie, i soggetti che presentano intolleranze o vere e proprie allergie a prodotti alimentari rappresentano una percentuale consistente del totale. Le allergie alimentari sono piuttosto comuni e proprio per questo sono sempre di più gli utenti che per la diagnosi effettuano test non scientificamente validati. Vista la rilevanza del problema, il Ministero della Salute ha aggiornato il documento “Allergie alimentari e sicurezza del consumatore”, in cui si affronta anche e soprattutto questa tematica. Nel testo si legge che non si ha prova della validità scientifica di alcune rilevazioni molto diffuse – come il Vega test, il test citotossico di Bryant, il test di provocazione e neutralizzazione sublinguale e intradermico, la kinesiologia applicata, il biostrenght test, la biorisonanza e l’analisi del capello – e che pertanto non possono essere considerati affidabili. Inoltre non di rado i kit per effettuare questi test vengono venduti in farmacia (quindi un fai-da-te a tutti gli effetti) oppure proposti in centri specializzati in cui la diagnosi, che dovrebbe arrivare da un medico, viene stabilita da biologi, nutrizionisti e altre figure che non sempre hanno però le competenze necessarie.
Il Ministero raccomanda pertanto di rivolgersi solo a medici specializzati, per evitare eventuali diagnosi errate che potrebbero ritardare l’adozione di diete e terapie adeguate, con possibili rischi per la salute.
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