
Dal 1 gennaio 2019 la Zecca di Stato non sta più coniando le monetine da 1 e 2 centesimi ed è stato pertanto necessario introdurre una normativa ad hoc per regolamentare l’arrotondamento dei prezzi. La legge prevede che gli esercenti debbano arrotondare i prezzi fino a 5 centesimi (per eccesso o per difetto), non applicando l’adattamento sui costi dei singoli prodotti bensì sui pagamenti complessivi effettuati in contanti.
Gli arrotondamenti saranno applicati o per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicini. Quindi, se il conto prevede un pagamento di 1 o 2 centesimi, l’utente non dovrà niente (zero centesimi), nel caso in cui il conto segnerà 3-4-6 oppure 7 centesimi il pagamento effettivo sarà di 5 centesimi, mentre per 8 e 9 centesimi l’arrotondamento applicato sarà per eccesso, quindi il pagamento sarà di 10 centesimi.
Le monete che rimarranno in circolazione, fino al totale esaurimento di tutti i pezzi, avranno comunque valore legale e potranno essere utilizzate.
Gli arrotondamenti verranno applicati solo per i pagamenti in contanti. Nel caso, invece, di utilizzo della moneta elettronica (carta di credito, bancomat o smartphone) la somma dovuta sarà quella esatta riportata nel conto.
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