Come recedere dai contratti telefonici? Con quali tempistiche?

2008-02-19


Per recedere senza inconvenienti da un contratto telefonico l’utente deve fare riferimento alle clausole riportate nel contratto cartaceo sottoscritto: se le condizioni contrattuali prevedono un vincolo prolungato – in molti casi si parla di una o più annualità – è necessario rispettare tale disposizione per evitare l’applicazione delle eventuali penali, che possono variare a seconda della tipologia di offerta accettata.

Per interrompere il contratto al momento della sua naturale scadenza, il consumatore deve inoltrare la disdetta alla compagnia telefonica in base alle modalità previste per legge, quindi tramite raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale dell’azienda (indirizzo presente in fattura) oppure tramite PEC ad altro indirizzo PEC (reperibile generalmente sul sito ufficiale della compagnia).

Una volta ricevuta la richiesta di disdetta, il gestore invierà la fattura di chiusura in cui verranno riportati i costi di disattivazione, e dovrà riferirsi ad un periodo non superiore ai 30 giorni. Tale tempistica viene calcolata dal momento della ricezione da parte dell’azienda della raccomandata (fa fede il timbro o la firma presenti sulla ricevuta di ritorno) o dalla ricezione della posta certificata.

Tutti i costi addebitati oltre il periodo di tempo previsto (30 giorni) potranno essere contestati. 








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