Nuove accuse a Facebook: il social network sapeva dei “trabocchetti” per indurre i bambini ad acquistare giochi online a pagamento?

2029-01-19


L’Organizzazione ConsumerReports ha pubblicato un rapporto realizzato dal Centro di investigazione Reporting’s Reveal, da cui si evince che su Facebook siano attivi dei “meccanismi trabocchetto” che inducono i bambini a sbloccare i livelli dei giochi presenti sulla piattaforma (es. Angry Birds, Ninja Saga, PetVille) addebitando, in modo del tutto inconsapevole, somme di denaro sulla carta di credito dei genitori e che i vertici del social network fosse al corrente di tali dinamiche.

Da tempo anche i membri dello staff avevano segnalato il problema ma l’azienda non ha ritenuto necessario risolverlo e ha respinto molte delle richieste di rimborso avanzate dalle famiglie coinvolte.

Ricordiamo che per tenere sotto controllo le “spese” effettuate dai più piccoli è possibile comperare delle carte regalo prepagate per effettuare gli acquisti in-game, disponibili sulle maggiori piattaforme di vendita, oppure attivare l’opzione parental control sullo smartphone o ancora creare un account di famiglia nel Google Play Store che ad ogni acquisto richiede una forma di autentificazione o una password.

Gli utenti che invece vogliano contestare un addebito e richiedere il rimborso possono compilare il modulo disponibile on line.








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