Ancora troppe criticità e ritardi nel trasporto ferroviario italiano

2013-12-18


Sono stati pubblicati oggi i dati del dossier Pendolaria realizzato da Legambiente, che analizza lo stato e soprattutto gli elementi di criticità del sistema ferroviario italiano. L’indagine ha rilevato che i tagli ai collegamenti regionali hanno avuto ripercussioni pesanti sulla qualità e sull’efficienza del servizio, che i convogli in circolazione sono obsoleti (l’età media delle vetture è di circa 16 anni) e che, nel complesso, persistono i disagi nell’ambito del trasporto su ferro. L’arretratezza e le criticità infrastrutturali sono concentrate in particolare su alcune linee – ad esempio la Roma-Lido, la Circumvesuviana, la Reggio Calabria-Taranto, Agrigento-Palermo, la Campobasso-Roma e la Genova-Savona-Ventimiglia – su cui si riscontrano i maggiori disservizi.

A tutto ciò si aggiungono poi i sempre più frequenti ritardi sulle linee dell’Alta Velocità, dovuti all’incapacità delle aziende che gestiscono il servizio di rispondere completamente e con efficienza al corposo volume di traffico derivante da un numero sempre più alto di richieste: nel 2018 il 44% dei viaggi ha accumulato un ritardo superiore ai 5 minuti.

Gli utenti hanno diritto ad un servizio di qualità: per realizzare un cambiamento concreto in questa direzione, è necessario stanziare investimenti per la modernizzazione dell’intera rete e aumentare il numero dei convogli.








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