L’Istat ha diffuso oggi i dati sull’inflazione, che resta stabile all’1,6%. Una percentuale, questa, che implica aggravi annui di 474 euro a famiglia su base annua.
Gli aumenti risultano ancora più gravosi per i bilanci dei cittadini se si considera che in questo periodo si fanno i conti con i pagamenti la cui scadenza coincide con la fine dell’anno nonché con le spese connesse alle festività: gli utenti utilizzeranno la quasi totalità delle tredicesime – circa il 90% - per pagare rate, mutui, bollette, tasse e visite mediche e secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori la spesa di ogni famiglia per i regali di Natale si attesterà sui 132 Euro.
A tale proposito è necessario specificare che negli ultimi anni l’incremento dei costi di tasse, utenze e servizi ha portato all’aumento della spesa media delle famiglie nonostante il progressivo calo dei consumi e che persiste comunque un divario notevole tra l’impennata dei prezzi e la insufficiente crescita dei redditi medi. Questa situazione, naturalmente, penalizza soprattutto i cittadini con redditi medio- bassi
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