Sebbene il maltempo di questo autunno e l’arrivo dell’inverno non abbiano fatto registrare cali di temperature rilevanti, è comunque giunto il momento dell’accensione della caldaia condominiale.
L’avvio dei termosifoni non scatta in base al volere dei condomini ma viene regolato da una legge che suddivide il territorio italiano in sei fasce climatiche identificate con le prime sei lettere dell’alfabeto, quindi A,B,C,D,E e F. A seconda della zona, la normativa prevede date e orari diversi: al Nord, ad esempio, l’accensione avviene prima che al Sud.
Oltre alla data di attivazione, la legge regola in base alla fascia climatica di appartenenza anche le ore di accensione dei riscaldamenti che, in ogni caso, vanno accesi dopo le ore 5.00 del mattino e spenti prima delle ore 23.00. Di norma non è possibile superare i 20 gradi centigradi, ma sono tollerati due gradi in più nelle abitazioni, nelle scuole e negli uffici.
Gli utenti che invece hanno impianti di riscaldamento autonomi non hanno alcun tipo di limitazione, quindi possono accendere e regolare i termosifoni secondo le proprie esigenze.
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