
Anche il Parlamento Europeo ha deciso di intervenire sulla spinosa questione dell’olio di palma, attraverso una risoluzione relativa alla gestione delle foreste nei Paesi in via di sviluppo. In particolare il documento mette in evidenza il forte impatto ambientale delle coltivazioni di palma da cui si ricava questo olio vegetale - molto utilizzato non solo nell’industria alimentare ma anche nella realizzazione di prodotti cosmetici, per la pulizia e per la cura della persona – e rileva la pressoché totale inefficacia dell’attuale certificazione di sostenibilità, che di fatto non impedisce ai membri aderenti di convertire le foreste pluviali in piantagioni di palma e che pertanto non limita le emissioni di gas serra né evita i grandi incendi in queste aree.
Nonostante alcune aziende, in particolare nel settore alimentare, abbiano deciso di eliminare l’olio di palma dai propri prodotti, la richiesta risulta in crescita: ciò si traduce in imponenti fenomeni di deforestazione, con conseguenze significative sulle comunità locali, sulla salute e sui cambiamenti climatici.
La risoluzione invoca l’intervento dell’UE per l’introduzione di un monitoraggio indipendente dei sistemi di certificazione e l’approvazione di norme vincolanti che sostituiscano l’attuale regime di volontarietà. Il Parlamento UE ha inoltre sottolineato la necessità di limitare l’espansione delle piantagioni di palma da olio nonché di informare maggiormente i consumatori sulle conseguenze negative della produzione dell’olio di palma.
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