Con l’entrata in vigore, il 25 maggio 2018, del nuovo Regolamento europeo sulla privacy (Gdpr), numerosi siti di informazione operanti in Europa hanno ridotto drasticamente il numero di cookie utilizzati (file depositati nei computer dai siti utili per il funzionamento degli stessi ma anche per tracciare la navigazione degli utenti in modo da inviare loro messaggi pubblicitari mirati) senza il consenso degli utenti. Questo è quanto emerge da uno studio del Reuters Institute for the Study of Journalism dell'Università di Oxford, che ha monitorato più di 200 siti di notizie europei ad aprile (prima dell’entrata in vigore del Gdpr) e a luglio (dopo l’entrata in vigore del Gdpr) per metterli poi a confronto. Nel dettaglio, il numero di cookie di terze parti presenti sui siti di informazione è sceso del 22%. Anche la percentuale di siti che ospitano contenuti di social media è notevolmente diminuita (- 7%).

Per quanto riguarda i siti italiani di informazione il numero di cookie di terze parti è diminuito del 32%, più della media europea.