Sono sempre di più le famiglie italiane che hanno difficoltà a pagare le bollette: proprio per questo è stato istituito, parallelamente al bonus gas e al bonus elettrico, un aiuto economico relativamente al servizio idrico.

Il bonus idrico, detto anche bonus acqua, è stato istituito per le famiglie italiane a basso reddito e per le famiglie numerose e prevede uno sconto sulla bolletta idrica rispetto alle tariffe applicate dal gestore locale.

Il fatto che l’agevolazione sia gestita a livello territoriale comporta che ogni regione possa decidere in autonomia sconti e modalità di erogazione del contributo nonché i requisiti da rispettare per accedervi.

Dal 1 luglio scorso è quindi possibile presentare la domanda secondo le modalità previste dalla propria Regione e dal proprio Comune. Generalmente la richiesta deve essere presentata al comune di residenza o al CAF di riferimento.

Di solito, comunque, sono richiesti i seguenti requisiti:

• Il diritto al bonus è previsto per l’abitazione principale;
• l’abitazione non deve essere di categoria catastale A1 casa signorile, A/7 villino e A/9 castelli o palazzi di prestigio;
• il reddito ISEE è determinato dalle soglie fissate dall’Autorità idrica locale (solitamente si aggira sui 8.107,50 euro annuali oppure – se si hanno più di 3 figli a carico – fino a 20.000 euro);
• essere residente nel comune in cui si richiede il bonus idrico 2018.

Non tutte le regioni hanno le stesse regole per erogare il bonus idrico 2018, nello specifico le regioni con particolari disposizioni sono Lazio, Piemonte, Toscana ed Umbria: tutte le informazioni sono reperibili presso i Comuni, i CAF oppure sui siti istituzionali.