Se le notizie che la UE sapeva da due anni il rischio di manipolazione dei dati sulle emissioni delle auto venissero confermate sarebbe cosa gravissima, che confermerebbe se ce ne fosse bisogno la subalternità della politica e delle istituzioni Europee agli interessi dei grandi gruppi imprenditoriali e finanziari anziché anteporre quelli dei cittadini. Basta col ritenere che tali interessi sembrano solo limitarsi alla definizione delle dimensioni delle zucchine e dei cetrioli.
Ed allora per dissipare tali sospetti, la Comunità Europea acceleri e di molto le verifiche e i controlli su le emissioni dei veicoli Volkswagen nel mercato Continentale. Inoltre come noi riterremmo opportuno , si decida se non bloccare la messa in commercio di tali vetture così come sembra abbia deciso la Svizzera per non aumentare i gravi danni derivanti da questo enorme scandalo e nello stesso tempo si compiano verifiche e controlli su tutte le altre marche automobilistiche.
Inoltre quello che rivendichiamo alla Comunità è che si giunga in maniera celere e determinata alla definizione di una Direttiva (questa si che ci farebbe immenso piacere) per la costituzione di una normativa di Class Action Europea funzionale a una migliore difesa dei cittadini della Comunità, come noi oggi rivendichiamo al nostro Parlamento la messa in approvazione al Senato della Class Action italiana che ha già ottenuto voto pressocchè plebiscitario alla Camera- dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.