Il gravissimo episodio avvenuto a Catania, che ha visto una dottoressa di turno in una guardia medica aggredita e violentata da un uomo, è solo l’ultimo in ordine cronologico di una serie di drammatici episodi di violenza fisica e sessuale che hanno come denominatore comune le vittime: sono sempre le donne a subire questo tipo di violenza.
Il problema non va assolutamente sottovalutato, ma anzi va inquadrato ed affrontato immediatamente.
Negli anni sono state numerose le campagne informative e le manifestazioni per sensibilizzare tutti i cittadini contro la violenza sulle donne: non è bastato però indignarsi, turbarsi di fronte a casi orribili quali stupri e femminicidi.
L’obbligo di agire, non solo con le parole, ma soprattutto con i fatti tocca ognuno di noi: le misure preventive devono essere realizzate, non solo nelle città, incrementando i controlli ma anche all’interno dei posti di lavoro, nelle strutture sanitarie nel caso specifico, al fine di garantire le più basilari condizioni di sicurezza.
A tal riguardo, Federconsumatori ritiene utile prendere in considerazione la proposta della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, di porre le guardie mediche in luoghi presidiati.
Colpisce, infatti, che la vittima sia stata aggredita mentre svolgeva la sua attività di medico durante il turno di notte: è necessario intervenire sugli ambienti di lavoro per renderli maggiormente protetti.
In questo caso l’aggressione si è verificata sul posto di lavoro, ma non dimentichiamo che ogni giorno le donne subiscono violenze in casa e in strada: è, quindi, urgente garantire maggiore sicurezza sia sui luoghi di lavoro che nelle città.