In Comunicati, Trasporti e Turismo

Qualche settimana fa l’Enac ha richiamato Ryanair per la mancata applicazione delle misure anti Covid, paventando anche la possibile sospensione dell’attività della compagnia negli scali italiani. Dopo aver ricevuto numerose ulteriori segnalazioni sulla questione, l’Ente ha convocato la low cost irlandese per un incontro tenutosi nei giorni scorsi e al termine del quale, tuttavia, non sembrano essere stati raggiunti i reali scopi di tutela degli utenti. Il comunicato stampa diffuso proprio da Enac rivela toni fin troppo distesi e fa solo riferimento ad un generico impegno espresso dal vettore, che ha “concordato sull’obiettivo comune a tutti gli operatori del trasporto aereo di rendere sempre più sicura la permanenza a bordo”. Stando quindi a quanto riportato nella nota, da parte di Ryanair non è stato assunto alcun impegno concreto. Non dimentichiamo inoltre che la questione riguarda un tema delicatissimo come la sicurezza dei passeggeri, che deve essere un risultato già raggiunto e non un obiettivo ancora da porsi per tutti gli operatori del settore: la revoca della licenza ad operare negli scali italiani deve essere pertanto comminata a chiunque non rispetti quanto previsto dalla normativa vigente.

Comprendiamo il momento di grave difficoltà in cui versa il settore turistico e siamo altrettanto consapevoli della necessità di rilanciare quanto prima l’intero comparto, tuttavia è ovvio che questo percorso non possa essere intrapreso mettendo a rischio la salute degli utenti.

“Considerando che la nota diffusa da Enac sulla questione non chiarisce molti aspetti della vicenda, sarebbe quantomeno doveroso comunicare più puntuali e ulteriori informazioni, in primis le tempistiche entro le quali Ryanair dovrà adeguarsi alle disposizioni” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.

 

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